Villa Malvasia 


Il Luogo più affascinante e suggestivo di Bologna


 

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La Villa Malvasia propone un ambiente unico e suggestivo che può offrire una esperienza esclusiva 

 

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 La Villa  

Villa Malvasia risale alla seconda metà del 1600 quando venne costruita come "casino di caccia". Nella villa dalle alte mura merlate, era stato posto lo stemma del pontefice GREGORIO XIII, secondo l'uso del periodo di datare la costruzione con preciso riferimento al Papa vivente.
Popolarmente più conosciuta come VILLA CLARA, deve il vero nome al più famoso dei suoi possessori: il conte, mecenate e storiografo della pittura bolognese Carlo Cesare Malvasia (1611-1693), che ne fece per molti anni un cenacolo di arte e cultura e affidò il compito di affrescarla, con paesaggi e scene di genere (in prevalenza figure di angeli) ai più importanti artisti bolognesi del periodo. Dipinti che costituiscono uno dei primi e più significativi esempi di “quadratura”, uno stile decorativo che da Bologna si imporrà in seguito in tutta Europa e che portano la firma di celebri pittori come Domenico Ambrogi (detto Meneghin del Brizio), Antonio e Franceschino Carracci, Valesio, Girolamo Curti (meglio noto come il Dentone) e Angelo Michele Colonna.
Le tracce dei passagi di proprietà svaniscono alla fine del Seicento quando alla morte di Cesare Malvasia la Villa viene ceduta all'Arciconfraternita della Vita. Tra il Seicento e l'Ottocento si perdonono testimonianze dei proprietari che ci sono stati nella Villa.
Durante il Novecento e in particolare a partire dal secondo dopoguerra, la Villa ha subito un lento e inesorabile declino.
 
Dal 2006 al 2011 la Villa è stata rifatta completamente nella parte strutturale comprendendo il coperto e i solai.


Dipinti

La percezione e la rappresentazione dello spazio a Bologna e in Romagna nel Rinascimento; 
Il sal one, con la volta rivestita di assi d'abete eppure sfondata illusionisticamente e la presenza del fregio dipinto a fare da raccordo tra soffitto e pareti, diviene luogo di transizione tra consolidate acquisizione cinquecentesche e il nuovo cui l'artista si apprestava a condurre la quadratura bolognese.
Si potrà ammirare le capacità del giovane Angelo Michele Colonna (1606-1687), e di Domenico degli Ambrogi (1600-1678) entrambi con lui la Paleotta, Curti affida loro la realizzazione degli elementi di figura che animano le partiture architettoniche del salone. 
Le comparse che si affacciano dalla balaustra della bassa galleria, i putti monocromi che corrono lungo i fregi spettano a Colonna, a Domenico degli Ambrogi, particolarmente versato nel genere del paesaggio, chiede finitura a secco del fregio aprendo con ariose prospettive aggresti le superfici incorniciate dai medaglioni.
 
Misteri e Legende 

Un vero gioiello architettonico e anche m isterioso luogo dove tutt'ora aleggia una delle leggende più amata dai bolognesi.
Una suggestiva leggenda che circola intorno al nome della villa, pare sia nata da una vicenda di una bambina di nome Clara, vissuta nella villa con suoi genitori negli inizi del '900.

Si racconta che Clara sia stata murata viva in una stanza del primo piano dal padre stesso, che era esasperato dai poteri paranormali della figlia.
Intorno a questa vicenda nasce la leggenda del fantasma di una bambina che appare durante le nottate particolarmente nebbiose nel cortile della villa, piangendo e invocando aiuto.

Furono sempre di più i gruppi di adolescenti e giovani che, in preda a monotonie notturne, si lanciavano nell'avventura di "andare a villa CLARA" dove chissà, forse avrebbero potuto incontrare un fantasma...

La Fondazione


La Fondazione “Amici Villa Malvasia”, istituita nel maggio 2020 per iniziativa dei proprietari è stata creata allo scopo di tutelare e gestire la Villa promuovendone il valore storico artistico.


Dall’autunno 2022 la fondazione inizia ad aprire la villa al pubblico tramite le visite guidate organizzate dall’Associazione Vitruvio, e nel frattempo mette a disposizione gli ambienti come location per le riprese cinematografiche di film, spot pubblicitari, shooting fotografici, oppure come ambiente misterioso e suggestivo per eventi, spettacoli e mostre.

 

Tutti i ricavi vengono devoluti per la manutenzione e il ripristino della villa.


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